domenica 9 marzo 2008

Campionato Europeo di traina costiera

Organizzare il Campionato Europeo di Traina Costiera, che si terrà nel nostro golfo dal 23 al 29 settembre, sarà il fiore all’occhiello dell’attività sportiva e sociale della L.N.I. di Pozzuoli. La preparazione dell’evento è partita da lontano, con l’invio di una delegazione puteolana alla prima edizione dell’Europeo disputato, lo scorso anno, ad Alicante in Spagna. Una scelta strategica – la delegazione era composta da atleti agonisti e dal nostro Direttore Tecnico – per capire fino in fondo il meccanismo della competizione e permetterci di predisporre al meglio le basi di questo progetto che coinvolge tutti i soci della Sezione. Un evento a carattere internazionale, legato ad uno sport del mare come la pesca sportiva, sposa perfettamente gli scopi istituzionali e sociali della L.N.I. e diventa non un punto di arrivo ma un trampolino di lancio per un rapporto sempre più rispettoso tra uomo e mare. A corollario di questo evento, per gli sviluppi futuri della pesca sportiva, ci sono da evidenziare altre iniziative della nostra Sezione, mirate soprattutto al coinvolgimento delle generazioni future. Due, in particolare vanno segnalate: la leva gratuita per gli under 18, per avvicinare i più giovani a questo magico sport ed il primo concorso videofotografico, riservato ai pescasportivi, per promuovere la pratica del “catch and release”. La pesca è uno sport affascinante ed adrenalico, catturare una preda e gustarla con gli amici o in famiglia è motivo di compiacimento e di fierezza. Il catch and release offre un altro tipo di emozioni. In inglese, letteralmente, significa “prendi e rilascia”, ossia, cattura e rilascia il pesce. Questa pratica denominata anche “no kill”, è nata in america parecchi anni fa e si è trasformata oggi in una vera filosofia di pesca. La possibilità di “ricordare” le catture attraverso fotografie o filmati, rappresenta un ulteriore divertimento. L’istituzione , anche nelle nostre acque, dei parchi marini per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente ci pone di fronte ad una ulteriore sfida: essere consapevoli della fragilità del nostro mare ed assumere comportamenti ecosostenibili. La pratica del catch and release non toglie nulla al fascino della pesca sportiva ma tiene conto della biodiversità e trasforma il pescatore in un soggetto attivo in grado di collaborare con gli Enti Parco attraverso il monitoraggio delle specie ittiche.

Danilo Corona

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