lunedì 25 febbraio 2008

Io sogno una nuova Pozzuoli

Le grandi attese che sono collegate alla nautica da diporto sono direttamente proporzionali alla carenza di posti barca disponibili lungo la fascia costiera del Golfo di Napoli.

Dopo decenni di sostanziale abbandono, con il trasferimento delle competenze demaniali alla Regione Campania, negli ultimi cinque anni la tendenza è stata decisamente invertita. Sono nati nuovi approdi turistici, a Castellammare di Stabia ed a Procida, altri cantieri sono in una fase avanzata, ad esempio quello di Forio d’Ischia o di Acquamorta a Monte di Procida, mentre per le marine di Villaggio Coppola e di Bagnoli, da realizzare con la partecipazione dei privati, le procedure sono ormai in dirittura di arrivo. La scorsa estate, con l’installazione dei campi boa negli specchi d’acqua prospicienti via Caracciolo a Napoli, è stata indirettamente incrementata la capacità ricettiva del porticciolo di Mergellina.

Ci troviamo, dunque, di fronte ad uno scenario in rapida evoluzione, con investimenti di centinaia di milioni di euro, con ricadute positive sulle economie e sui livelli occupazionali dei comuni interessati dagli interventi. Opportunità dalle quali Pozzuoli, fino ad oggi, nono-stante la sua secolare vocazione marinara, è stata esclusa.

Nel 2008, i lavori di adeguamento del Porto, già finanziati, con il prolungamento di oltre 300 metri del molo caligoliano, saranno completati. Altri interventi sono allo studio e prevedono un ulteriore ampliamento del caligoliano e la realizzazione di un molo di sottoflutto tra la nautica Maglietta e l’area dell’ex Sofer, dove in futuro sarà trasferito il traffico passeggeri e merci diretto alle isole.

Si aprono, dunque, nuove prospettive per il porto e per la città, come ci conferma il prof. Ennio Cascetta , Assessore Regionale ai Trasporti ed al Demanio Marittimo.

“Noi abbiamo finanziato, per il momento, l’estensione del Caligoliano fino a 300 metri. Intervento in fase di avanzata realizzazione come tutti possono vedere. Intervento che già comporta sicuramente dei benefici. Viene eliminata la traversia dai quadranti meridionali rendendo più sicure le operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri durante il periodo invernale, ma allo stesso tempo si incrementa in modo considerevole lo specchio d’acqua protetto.
In altre parole, alcune aree contigue al porto vecchio, che precedentemente erano solo estive, vengono destagionalizzate. Per fare un esempio il Marina di Maglietta potrà ora fare attività tutto l’anno invece che solo in estate, e così via. Però, è chiaro che siamo solo ad una parte del progetto.
Il progetto, a mio giudizio, deve svilupparsi con un ulteriore prolungamento del molo Caligoliano e la creazione di un molo di sottoflutto. E’ un’ idea sulla quale stiamo lavorando, che prevede il trasferimento di tutta la parte commerciale al molo di sottoflutto, che si apre e diventa un vero e proprio terminal dei collegamenti per le Isole.”

Sarà quindi ridefinito tutto il piano di lavoro del porto sottraendo, allo stesso tempo, il centro storico dalla morsa del traffico da e verso le isole ?

“ Perché in questo modo si fa sistema anche
realizzando un collegamento diretto tra il molo di sottoflutto (il nuovo terminal viaggiatori e merci) e l’uscita della tangenziale di via Campana. Si elimina quindi completamente il passaggio nel centro di Pozzuoli di tutti i mezzi che devono imbarcare e sbarcare per le isole, ma vanno direttamente in galleria sulla Tangenziale… Si recupera un enorme specchio d’acqua, perché, a quel punto, tutto lo specchio d’acqua esistente, più il nuovo, sarà destinato alla nautica da diporto. Io immagino una grande marina, nell’ordine di 1000/1100 posti barca, che diventerà una delle tre, quattro, cinque grandi nuove marine che stanno nascendo in Campania. La prima che abbiamo visto è la Marina di Stabia e ce ne saranno altre”.

La Marina di Caligola sarà sicuramente la più suggestiva dal punto di vista turistico perché collocata al centro di un patrimonio storico culturale unico al mondo.

“Sicuramente. La più bella perché a differenza di quella di Arechi a Salerno, di quella di Stabia, di quella di Castelvolturno, è una marina che è immediatamente a ridosso di un centro storico di grande fascino, quindi è sicuramente e potenzialmente la più bella. Se a questo aggiungi che è a venti metri dal ristrutturato Rione Terra, a meno di un miglio dal Parco Archeologico Sommerso di Baia, diventa una cosa fantastica. Ed è per questo che io ritengo che in questo percorso c’è spazio anche per un contributo dei privati.
Perché è evidente che se realizzi una Marina delle dimensioni di Pozzuoli, una volta soddisfatta la domanda locale, avrai la disponibilità di 300/400 posti barca in più. Questi posti barca, nel tempo, potranno contribuire a finanziare parte dell’investimento.
Quello che non dovrebbe essere finanziato con i proventi derivanti dalla vendita dei servizi della marina, io penso che troverà una copertura sui fondi del P.O.R. del prossimo periodo 2007-2013.”

E’ il sogno di tutti i puteolani…

“Questo è veramente un progetto che rivoluziona Pozzuoli, forse è il progetto che ha il maggior potenziale rivoluzionario, perché ridi-segna completamente le funzioni della città. Decongestiona nettamente il traffico, ma allo stesso tempo valorizza anche la funzione di polo di interscambio verso le isole flegree, separandole dalle funzioni più proprie e più urbane della città di Pozzuoli.
Mette, inoltre, a valore gli interventi che si stanno facendo, come quelli sul Rione Terra, e quindi immagino questo lungomare pieno di ristoranti, pieno di negozi, pieno di vita giorno e notte. Insomma, una nuova Pozzuoli. Io sogno una nuova Pozzuoli intorno a questo porto.”

La storia di Pozzuoli è una storia di abbandoni e rinascite

“Come una Fenice…Però non sempre queste rinascite si sono concretizzate in pieno. Spesso sono state promesse e non sono avvenute, o solo in parte; questa invece mi sembra una circostanza abbastanza concreta, nel senso che è avviato, il treno è stato avviato. C’è un’ amministrazione, come quella regionale, che è fortemente intenzionata ad andare avanti. Ci sono dei bracci operativi, che sono i concessionari della 887, sia per la parte a terra che per la parte a mare, che sono diversi, stanno dimostrando di realizzare le cose nei modi e nei tempi giusti; le risorse Europee ci sono. Quindi anche se sono molto prudente, tu sai bene, mi conosci da anni, non mi lascio andare facilmente agli entusiasmi, però sono moderatamente ottimista su questa vicenda, anche perché questo si lega al progetto ferroviario che stiamo attuando su Pozzuoli, perché a questo punto, noi, su Pozzuoli mettiamo in funzione la nuova linea della Cumana, dismettiamo quel vecchio tracciato e consentiamo l’abbattimento di quel mostruoso cavalcavia che incide proprio sulla parte più bella, più antica…”

Sul Tempio di Serapide...

“Esattamente. E’ quasi un simbolo, una di quelle cose che, se smontate darebbero un messaggio simbolico, come l’abbattimento della sopraelevata del Corso Malta.
Sono quegli interventi che hanno un valore aggiunto. E quindi, dicevo, eliminando da lì la Cumana si realizzarebbero due nuove stazioni a Vallone Mandria ed a Cantieri, periferiche ri-spetto al nucleo storico di Pozzuoli, che resterà collegato con la stazione dei Gerolomini ma centrali rispetto alla nuova funzione del porto commerciale e ti trovi già proiettato anche un raccordo ferroviario, per cui si arriva con il traghetto o con l’aliscafo dalle isole, prendi la ferrovia e vai verso Napoli – Montesanto. Quindi…”

I tempi dell’intervento ferroviario?

“Sono abbastanza veloci, sono progetti già finanziati. Sicuramente quello di Cantieri è in corso, mentre l’altra stazione sta per iniziare… ma ci siamo, è una questione di uno, due anni. Nel 2010 potresti sognare una città con un porto, non dico già finito, ma con un respiro e una potenza diversa, con la ferrovia spostata e con l’abbattimento di quella struttura, nel giro di tre, quattro anni chiudi tutto il progetto con il raccordo della tangenziale.”

Ma, paradossalmente, se ne sa poco e se ne parla poco per varie ragioni, anche perché la politica vive a Pozzuoli una stagione difficile.

“Questa è una delle ragioni e in assenza di un comune democraticamente eletto è anche più difficile far passare dei messaggi ai cittadini. Penso, però, che noi dobbiamo fare veramente un opera d’informazione e per questo saluto con favore questa iniziativa della Lega Navale di avere un suo momento d’informazione per i cittadini di Pozzuoli, perché, secondo me, i puteolani non devono solamente essere informati ma partecipare anche con delle domande, hanno il diritto – dovere di sapere che cosa si sta progettando per la loro città.
Mi auguro che prima del completamento di questo piano si ristabiliscano le condizioni ordinarie, diciamo così, del funzionamento della democrazia a Pozzuoli. Nessuno, penso, può immaginare che questo sviluppo del porto avvenga sulla testa dei puteolani, non è avvenuto così da nessun’altra parte; chiunque entrasse a gestire il porto di Pozzuoli non può non tener conto delle preesistenze.
E’ successo sempre così, anzi le preesistenze riceveranno il beneficio dell’operare in un contesto di livello qualitativo anche più alto, meglio venduto, insomma anche loro avranno delle ricadute indirette da questa crescita complessiva del livello, come sta succedendo in altre parti.
Guarda io sono ottimista, perché all’inizio è sempre così. E’ un po’ come quando i commercianti protestano perché gli chiudi la strada e la pedonalizzi. Nella fase di avvio sono contrari, poi si rendono conto che gli affari vanno meglio. E sta succedendo così anche negli altri porti, dove entrano dei nuovi operatori di livello superiore, non schiacciano quelli che c’erano prima perché devono trovare un accordo, e un accordo si trova, c’è spazio per tutti, e alla fine anche chi stava prima migliora nelle sue mance, performance, sia economiche che industriali.”

La nuova Pozzuoli, sul fronte della nautica da diporto, potrebbe fare concorrenza ad altre più rinomate località del Mediterraneo?

“Io penso proprio di si. Ha tutte le possibilità per farlo. Vedi lì, come sempre, il tema è il marketing perché noi viviamo in una società in cui il marketing territoriale è un pezzo fondamentale. Per esempio, se vai oggi a Capri, in rada ci sono a novembre dei maxi yatch, là, fermi perché stanno di fronte a Marina Piccola, è uno dei posti più belli e suggestivi del mondo, per carità, ma non meno bello né meno suggestivo di come potrà essere Pozzuoli alla chiusura di tutto questo ragionamento.
Quindi, io penso che, se questo intervento infrastrutturale e gestionale si associa ad una giusta politica di marketing del territorio di Pozzuoli e dei Campi Flegrei, veramente ci sono dei confini enormi da esplorare.”

Intervista di Silvio Luise
al Prof. Ennio Cascetta
Ass.re ai Trasporti e Demanio Marittimo
Regione Campania

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